PRESENTAZIONE
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1980 – 1999: dieci edizioni del Campionato Mondiale Maxi a Porto Cervo

Le origini della manifestazione velica dedicata ai maxi yacht risalgono al 1980, quando lo Yacht Club Costa Smeralda, in considerazione della frequente presenza nelle acque della Costa Smeralda degli yacht a vela più significativi nel settore delle "big boats", decise di istituire una regata specifica per questo tipo di imbarcazioni che venne considerato come un vero e proprio Campionato del Mondiale della categoria. Il prestigioso Trofeo Challenge, messo in palio da S.A. l’Aga Khan, fu appannaggio per il primo anno dello yacht australiano Bumblebee per poi alternarsi prevalentemente tra yachts statunitensi e italiani.

Contemporaneamente sorgeva la prima Associazione degli armatori di queste prestigiose imbarcazioni denominata ICAYA (International Class A Yacht Association) con segreteria basata presso lo Yacht Club Costa Smeralda che tuttora coordina l’attività della classe. Con decisione dell’ Associazione, il Campionato Mondiale dei Maxi Yacht si svolge alternativamente un anno in America e un anno in Europa.

Grandi personaggi hanno partecipato a queste competizioni a Porto Cervo: dal Barone de Rotschild, agli americani John Kilroy, Marvin Green, Hvey Long, il greco George Coumantaros, gli italiani Raul Gardini e Gianni Varasi, il francese Jacques de Wally, il Maestro Von Karajan e molti altri che hanno lasciato una traccia indelebile nel mondo dello yachting.

Nell’edizione del 1981 le imbarcazioni iscritte sono 12; vincitrice risulterà Kialoa IV, dell’armatore americano John Kilroy.

Una sola imbarcazione italiana partecipante: U.L.D.B., timonata da Xavier Phelipon, che si classifica nona. Partecipazione straordinaria anche dello yacht Helisara VI del Maestro Herbert Von Karajan, timonato da Peter Bateman, classificatosi al terzo posto.

Il 1983 vede il debutto del nuovissimo Moro di Venezia II di Raul Gardini, disegnato dall’architetto argentino German Frers, timonata da Lorenzo Bortolotti. Nonostante gli sforzi e l’affiatamento dell’equipaggio, per problemi tecnici, si classificherà solamente al settimo posto.

Vincitore assoluto, per la seconda volta consecutiva, il maxi americano Kialoa IV, di John Kilroy, seconda posizione per lo yacht Helisara VI di Von Karajan e terzo per Nirvana di Marvin Green.

E’ Boomerang, il modernissimo maxi di 24 metri dell’armatore greco George Coumantaros, timonato da Rod Davis, a vincere l’ edizione del Campionato Mondiale nel 1985.

Il Moro di Venezia II, di dimensioni più piccole dei suoi avversari, solo 22 metri di lunghezza, ottiene un secondo posto con un ottima prestazione, nell’equipaggio anche l’americano Paul Cayard, che diventerà famoso come skipper della sfida in Coppa America del 1991.

A questa edizione partecipa anche Gitana lo yacht del Barone Edmond De Rotschild.

Rivincita di John Kilroy con la nuova barca Kialoa V che si conferma campione del mondo che con i consigli e la guida del tattico Tom Whidden vince l’edizione del 1987.

Competizione molto accesa anche per proteste fra Moro di Venezia III, Emeraude, Kialoa V e Matador 2 per la decisione della giuria internazionale di concedere un abbuono di 12 minuti ai due maxi Kialoa e Matador 2 che, per non aver visto la boa davanti al Pevero (luce di segnalazione in avaria), hanno dovuto tagliare il traguardo per ben due volte.

Il nuovo Moro di Venezia III di Raul Gardini, armato a sette ottavi, viene considerato in quel momento il maxi più veloce al mondo, con a bordo esperti velisti a livello internazionale come Paul Cayard e Tiziano Nava, si sono classificati al terzo posto.

Nel 1989 è il maxi Longobarda di Gianni Varasi a conquistare il titolo di Campione del Mondo, timonato da Lorenzo Bortolotti, è una tra le barche più veloci e preparate tecnicamente del momento.

Secondo posto per il Moro di Venezia III timonato da Paul Cayard, Kialoa V di John kilroy si classifica solo quarto e quinto posto per Emeraude di Jacques de Wally timonato da Dennis Conner.

Nella manifestazione del 1991 le 10 barche iscritte, a causa dei laboriosi sistemi di compensi, per regatare vengono divise in due categorie: OMYA e ICAYA.

Gli organizzatori sono costretti pertanto ad organizzare due tipi di percorso, risulteranno pertanto alla fine della manifestazione due vincitori. Viene comunque disputata una regata finale tra tutti gli yacht denominata "Supercoppa" che vedrà la vittoria di Matador 2 di Bill Koch in tempo reale. Mentre i vincitori sono stati: Challenge ’93 per la classe OMYA e Matador 2 per la classe ICAYA.

Nel 1993 il campionato mondiale non si è disputato per alcuni problemi legati all’organizzazione e alle associazioni di classe.

20 imbarcazioni hanno partecipato all’edizione del 1995. Vincitore assoluto Rrose Selavy di Riccardo Bonadeo con al timone il triestino Mauro Pellaschier. Tra i "giganti del mare" la più ammirata è stata Alejandra realizzata sulle linee delle barche d’epoca. Nella terza prova il ponente ha toccato punte di 30 nodi ed ha creato qualche problema alla partenza infatti la sbandata di Seilan II ha provocato la rottura della randa di Longobarda, costringendola al ritiro. Partecipazione, inoltre di Wallygator, la barca di 34,64 metri dell’armatore e skipper Luca Bassani che si è classificata al settimo posto.

Nuovi materiali e tecnologie all’avanguardia hanno caratterizzato l’edizione del 1997. Le barche iscritte sono state divise in cinque categorie differenti: IMS, CHS, ILC Maxi, Crociera, 100 Piedi. Nella categoria Crociera la vittoria è andata alla barca italiana Rrose Selavy di Riccardo Bonadeo, nella classe IMS prima classificata Morning Glory del tedesco Hasso Plattner, nell’ ILC Maxi la vittoria è andata all’imbarcazione americana Sayonara, nella classe CHS Desperado of Cowes si è aggiudicata il primo posto, nei 100 Piedi vittoria a Adela imbarcazione americana di Lindemann.

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