OVINDOLI MONTE MAGNOLA

Sin dal 1934 Ovindoli vantava una specifica facilità di accesso, sia attraverso il mezzo automobilistico che quello ferroviario, situandosi a metà strada tra Roma e Pescara. Infatti, a partire dal primo dopoguerra, molti furono i treni della neve organizzati per grosse comitive di sciatori che da Roma giungevano alla stazione di Celano per poi proseguire in torpedone fino all'abitato di Ovindoli.

Nel 1959, grazie ad un gruppo di appassionati della montagna, la stazione sciistica di Ovindoli si diede una organizzazione moderna. Nacque così la Valturvema, Valorizzazione Turistica Velino Magnola.

Il merito della costituzione della società spetta al senatore, originario della Marsica, Angelo Tirabassi che, dopo insistente invito di Italo Magrini, aveva constatato di persona le effettive risorse ambientali che la Magnola offriva per la creazione di una stazione sciistica. Dopo attente valutazioni si decise di porre gli impianti di risalita sul versante ovindolese del Monte Magnola, dal momento che offriva maggiori possibilità di sviluppo. Nella stagione 1961-62, gli impianti cominciarono a funzionare. Seguì un periodo di grande espansione delle strutture della stazione, grazie all'operato di Charles Rogers che, divenuto presidente della società, si prodigò per fare di Ovindoli uno tra i centri turistici invernali più importanti d'Italia. Successivamente, la stazione ha attraversato un periodo di ordinaria manutenzione degli strutture e qualche lavoro di perfezionamento delle piste o di spostamento degli impianti.

È nell'estate del 1994 che la storia degli impianti di Ovindoli subisce una svolta fondamentale: la società Sita, per volontà del suo presidente Giancarlo Bartolotti, acquista la Valturvema e conferisce la gestione degli impianti e la direzione della stazione sciistica alla Monte Magnola Impianti. Si succedono immediatamente i progetti e le iniziative: potenziamento degli impianti, miglioramento delle infrastrutture, realizzazione dell'impianto di innevamento automatico programmato in grado di gestire la produzione di neve per 10 chilometri di piste.

La stazione di Ovindoli, così, è tornata ad avere un ruolo di primaria importanza nel centro Italia ed offre oggi all'appassionato sciatore oltre 20 chilometri di piste di tutte le difficoltà, in un ambiente montano di rara bellezza; inoltre, gli impianti notturni, un' aggiornata scuola di sci ed una grande varietà di servizi, oltre alla notevole ricettività di circa 20.000 posti letto tra alberghi, pensioni e residence, rendono la stazione invernale un piacevole luogo di divertimento e relax.

Curiosità: Un americano a Ovindoli!

Qualche volta accade che siano le persone forestiere ad accorgersi ed ammirare le bellezze naturali, e non solo, del nostro paese. Così è accaduto anche per Ovindoli. Infatti, tra le persone che più hanno contribuito in passato alla storia di questa stazione sciistica, c'è da annoverare Charles Rogers, diplomatico dell'ambasciata americana a Roma, che, innamoratosi del Monte Magnola e divenuto negli anni sessanta presidente della società, mise tutto il suo entusiasmo e tutte le sue energie per migliorare e potenziare gli impianti allora esistenti, anche grazie all'aiuto e alla collaborazione di Italo Magrini: fece raddoppiare la portata della seggiovia del Canalone, costruì ex-novo le sciovie Tre Piste, Capanna Brinn e Dolce Vita, diede avvio alla progettazione della seggiovia Montefreddo e alla base della stessa costruì un rifugio che fungesse anche da bar-ristorante. Oggi, Charles Rogers, dopo essersi trasferito negli Stati Uniti, torna, di tanto in tanto, ad Ovindoli per ammirare ancora la Magnola e per informarsi sulla situazione degli impianti che, in buona parte, sono una sua creazione.

A cura di AFTER S.r.l.