LA BASILICA
La facciata della chiesa presenta ampio portico, decorato da sei colonne in granito, con capitelli e basi, sormontate da un architrave realizzata da un enorme colonna antica scanalata. Alla sua destra, in posizione arretrata, s'innalza un campanile romanico a cinque ordini. Nella parte centrale della facciata, sotto il timpano triangolare, vi sono al centro il rosone e, ai suoi lati, due finestre rettangolari barocche.

a basilica, che originariamente si presentava nel suo interno a tre navate, oggi è a navata unica con quattro cappelle per lato che conducono all'altare maggiore, su cui vi è la tela del Crocifisso di Guido Reni.

La sua composizione oggi è data per proporre al fedele un percorso teologico spirituale,attraverso tre itinerari specifici:
il primo è quello cristologico: partendo dalla prima cappella a sinistra, vi si trova il battistero dove vi è raffigurato il battesimo del Cristo, in rappresentazione della sua nascita. Si passa poi alla meditazione della fine del percorso terreno di Gesù, con la crocifissione ben rappresentata sulla pala centrale, opera del Guido Reni, posta sopra l'altare disegnato da Carlo Rainaldi nel 1669. Ed infine si ha l'ascensione del Salvatore rappresentata sul tetto tutto lavorato in legno a cassettoni, dove è dipinto Cristo con papa Damaso I, San Lorenzo e la matrona Lucina.
Nel secondo itinerario viene invece proposta la figura della Madonna. Questo attraverso la rappresentazione della sua nascita (tra l'altro raccontata solo nei vangeli apocrifi), dell'Annunciazione, della presentazione al tempio ed infine nella cappella più titolata, quella dell'Immacolata Concezione.
Il terzo è il percorso laurentino, ovvero quello dedicato a San Lorenzo martire, patrono della basilica. Entrando nella prima cappella a destra sono raffigurati su tre tele i momenti salienti della vita del santo e nell'altare in basso sono conservate le catene che servirono ad imprigionarlo. Mentre proprio sotto l'altare centrale viene conservata la graticola dove ne subi' il martirio.

Tra le cappelle laterali si segnalano infine il settecentesco battistero, opera di Giuseppe Sardi, e soprattutto la cappella Fonseca, disegnata da Gian Lorenzo Bernini, con il busto marmoreo del committente, opera dello stesso Bernini. Nella cappella di San Francesco si possono ammirare alcune tele del caravaggesco francese Simon Vouet.

La Cappella di San Giuseppe (cosiddetta dal quadro di San Giuseppe di Alessandro Turchi, tuttora esistente), già Cappella gentilizia dei principi Ottoboni Duchi di Fiano, famiglia di Papa Alessandro VIII, che l'ebbero, con Breve pontificio, in "concessione perpetua" (è ancora visibile, in alto all'ingresso,il loro stemma):nel 1943 la Cappella è stata indebitamente snaturata dalla sua originaria destinazione per divenire il sepolcro del cardinale Cremonesi, probabilmente senza nessuna autorizzazione dato il periodo bellico, e resa irriconoscibile perché completamente ricoperta di marmi verdi, che hanno coperto le lapidi marmoree dei defunti Ottoboni. In un angolo è stato sistemato un busto marmoreo del Cardinale. È stato così reso impossibile agli eredi Ottoboni di provvedere alla sua manutenzione. Importanti sono gli scavi sotto la basilica che hanno riportato alla luce scoperte archeologiche del II secolo che sono oggi visitabili, tra cui la originaria presenza dell'obelisco augusteo.